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Dopo 500 anni questa musica ci puo’ emozionare ancora?


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1507-2007: Cinquecento anni dalla prima stampa dedicata al liuto

1507: Ottaviano Petrucci da Fossombrone, uno dei più grandi tipografi di tutti i tempi, pubblica l’Intabolatura de Lauto / Libro primo del suo conterraneo Francesco Spinacino. E’ il primo volume della storia d’occidente dedicato interamente alla musica strumentale. Nessun altro tipografo riuscirà a svelare in seguito il segreto grazie al quale Petrucci riuscì a pubblicare una stampa praticamente perfetta.
La prefazione è datata iii. Calendas Martias, dunque 27 febbraio. Lo stesso anno, a distanza di poco più di un mese, “die ultimo Martii”, compare l’Intabolatura de Lauto / Libro secondo ancora ad opera di Petrucci e Spinacino. Si apre la grande stagione del liuto in occidente, che lo vedrà pieno protagonista della scena musicale colta per oltre due secoli.

I due libri curati da Petrucci e Spinacino propongono Recercari - composizioni di pura ispirazione strumentale che avranno grande fortuna nella storia musicale – e intavolature di opere vocali, cioè trasposizioni di composizioni nate inizialmente per ensemble vocale. Questi ultimi brani sono tratti dal catalogo dei più grandi maestri contrappuntisti dell’epoca: Josquin, Isaac, Agricola, Ghiselin, Hayne, Ockeghem, Obrecht, Brumel, non a caso amati ed eseguiti alla splendida corte di Urbino.
Uno studio critico ed approfondito delle intavolature ci consente oggi di eseguire questo splendido repertorio utilizzando il liuto in funzione solistica ed in concerto con un altro liuto e con un terzetto od un quartetto di voci restituendo così una gemma musicale rimasta inalterata per cinquecento anni.

Il Libro primo e il Libro secondo sono oggi tornati alla luce in copia unica presso la Biblioteca Jagellona di Cracovia. Essi infatti erano conservati presso la Preussische Staatsbibliothek di Berlino prima del secondo conflitto mondiale e si consideravano distrutti a causa dei bombardamenti sofferti dalla città durante la guerra. La maggior parte del fondo della biblioteca era però stato trasferito in Polonia dai nazisti nel 1941, dove è rimasto salvandosi dagli incendi della battaglia finale.

Il nostro concerto di apertura, a Loreto il 21 giugno alle 21, celebra questa ricorrenza straordinaria. Vi aspettiamo.

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